Conversano, suggestiva cittadina pugliese, che affascina per il suo inestimabile patrimonio artistico e architettonico, rapisce con la sua storia, incanta con le sue leggende….
Si erge su una dolce collina delle Murge. Il Castello Aragonese, sulla vetta, domina la città; di fronte, l’imponente Basilica e il Belvedere (o “Palo”, dai tempi antichi) da cui si gode il panorama delle campagne oltre le quali si intravede il mare, a soli 8 km di distanza. Il centro storico della città si sviluppa lungo i leggeri pendii della collina, fondendosi verso la pianura con la città più moderna. Una pianura immersa nel verde delle fertili campagne, ricche di ulivi, mandorli e ciliegi, i cui appezzamenti sono delimitati dai caratteristici muretti a secco tipici delle nostre campagne pugliesi. Attraverso i suggestivi percorsi agresti si raggiungono i numerosi laghi attorno alla città.
Ciao Hotel Residence si colloca a poche centinaia di metri dal centro, tra il magnifico Castello Aragonese e l’Abbazia della Madonna dell’Isola, Monastero che secondo la leggenda nasconde un passaggio segreto fatto di una rete di tunnel che attraversando le sottovie della città conduce sino sotterranei del Castello.
Ciao Hotel Residence, con le sue ampie e confortevoli Suite permette di trascorrere in pieno relax il proprio soggiorno di piacere o di lavoro, alla continua scoperta della Puglia e delle ineguagliabili esperienze enogastronomiche, in un territorio ricco di sane delizie.
Conoscere Conversano
Di origine antichissima, Norba risale all’età del Ferro (VIII-VI sec. A.C.). Non si hanno molte notizie sua antica storia ma, dalle poche tracce giunte fino ai nostri tempi, come le Mura Megalitiche e alcuni antichissimi resti archeologici, abbiamo la certezza che fosse una cittadina ben fortificata posta nel centro di alcune antiche vie commerciali in cui stazionarono antiche popolazioni come quelle dei Pelasgi, Peuceti e Japigi.
Grazie alla favorevole collocazione geografica, Norba entrò a far parte dell’Impero Romano subendone influenze culturali e tecnologiche e poi il declino per mano delle invasioni barbariche. Seguirono secoli bui per tutto il territorio pugliese, in cui si avvicendavano popoli e sovrani per il controllo del territorio mentre le rigogliose vie commerciali di un tempo erano assalite da briganti e pirati.
L’antica città, ormai distrutta, fu ripopolata e ricostruita; fu intorno al V secolo D.C che si tornò a parlare della borgata, chiamata casale Cupersanem e che, grazie alla discesa dei Normanni, diventò a partire dal XI secolo, il centro di una delle contee più importanti di tutta la penisola. Da questa datazione (1054 circa) e per circa quattro secoli a seguire, vediamo avvicendarsi diversi blasoni: dagli Altavilla ai Bassavilla, dai Brienne (Gualtiero IV di Brienne fece erigere il “casal vecchio” nel 1338) ai d’Enghien, con i Lussemburgo assistiamo all’ampliamento del castello. Siamo intorno al 1422 e la contea passò agli Orsini, poi a Giovanni Antonio Orsini del Balzo (principe di Taranto e duca di Bari) che, nel 1455, la dette in dote alla figlia Caterina andata in sposa a Giulio Antonio d’Acquaviva d’Aragona.
“Aragona” era il nome reale concesso dal re di Napoli Ferdinando I d’Aragona al conte Giulio Antonio per meriti di guerra.
Da qui, nei 4 secoli successivi, vediamo l’avvicendarsi di 19 conti aragonesi in Conversano tra gesta eroiche e tresche amorose, fino a giungere al famigerato Gian Girolamo II, conosciuto come “Guercio delle Puglie”, croce e delizie della contea.
Fu uno spietato guerriero e raffinato mecenate che godeva di antichi privilegi feudali come lo “jus primae noctis”, da cui il nomignolo dei conversanesi: figli del conte.
Conversano ha ospitato una delle comunità monastiche più affascianti e controverse della storia della chiesa Cristiana: si tratta del “Monstrum Apuliae”, la sede delle potentissime Badesse Mitrate.
Queste badesse, oltre a godere di privilegi feudali su vari territori pugliesi, tra cui Castellana, erano soggette al solo volere diretto del Papa, indossavano mitra e pastorali e a loro sole era concesso il grandissimo privilegio del “baciamano”.
Nei dintorni
Alberobello, città situata al centro della Valle d’Itria, terra della pietra e della calce ma soprattutto dei famosi “Trulli”, singolari strutture costituite da una base di calcina con copertura conica fatta di “chiancarelle”. Il trullo, morfologicamente e strutturalmente antichissimo, che si presenta generalmente in tutto il territorio pugliese come episodio isolato, ma ad Alberobello costituisce l’unità abitativa del XVI e XVII secolo. E’ l’unico centro abitato costituito interamente da trulli per via di bizzarre decisioni dei conti conversanesi, primo fra tutti Gian Girolamo II, il famoso “Guercio di Puglia”. Alberobello nel 1996 è stato riconosciuto dall’U.N.E.S.C.O Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Bari, situata sul piccolo promontorio delle Murge e che mira ad Oriente, è il capoluogo della regione, terra ricca di testimonianze storico-artistiche di grande interesse. Nella famosa “Bari Vecchia”, borgo più antico della città, è possibile apprezzare le chiese in stile romanico pugliese, le decorazioni barocche degli eleganti palazzi signorili e la famosa Basilica di San Nicola.
Castellana Grotte, nata nel cuore di una zona carsica di notevole interesse, città delle Badesse Mitrate, è caratterizzata dalla presenza delle famosissime grotte. Scoperte nel 1938, le grotte offrono uno splendido scenario speleologico fatto di stalattiti, stalagmiti, tunnel e cavità; la più famosa tra tutte è la meravigliosa Grotta Bianca.
Castel del Monte, costruzione risalente al 1240, situata sulla sommità di una collina circondata da boschi, rappresenta sicuramente la più celebre testimonianza dell’estro architettonico del grande Federico II di Svevia. Ignoto è il reale scopo dell’edificio, caratterizzato dalla figura ottagonale in pianta e dalle torri che creano un indecifrabile spettacolo di luci e ombre.
Trani, nota per la sua pregiata e luminosissima pietra calcarea, sorge su un’ampia insenatura naturale. Il Castello Svevo, grazie al recente restauro, ha recuperato la luce originaria della sua pietra, e fronteggia la famosa Cattedrale che, come una gigantesca nave ancorata alla scogliera, con il suo alto campanile, rende inconfondibile la veduta dal mare di questo antico borgo.
Ostuni, la famosa “città bianca” per via del colore delle sue case, si erge tra mare e colline su un territorio fitto di ulivi. Come la maggior parte delle antiche città pugliesi è chiusa da mura e torrioni cilindrici di origine medievale. Viuzze strette, gradinate e archi conducono alla Cattedrale risalente alla fine del XV secolo.
Lecce, famosa soprattutto per le caratteristiche architettoniche e gli splendidi monumenti barocchi del suo centro storico. Vie tortuose e piazzette incorniciano importanti edifici come la Basilica di Santa Croce, in cui elementi di romanico pugliese si fondono con spettacolari decorazioni barocche, e il Duomo, sintesi esemplare del barocco salentino.
Matera, la “città dei Sassi, a ridosso di una gravina creatasi dall’erosione di un torrente. E’ l’esempio più emblematico di città troglodita in cui l’uomo ha utilizzato le caverne naturali a scopo abitativo. Centro di raccolta di pregevole materiale archeologico di età preistorica, romana, medievale e barocca.
Putignano, sorge su un’altura delle Murge. Economicamente e istituzionalmente è tra le più attive città della provincia di Bari. Famosa per il Carnevale più antico d’Europa in cui sfilano numerosi e fantastici carri allegorici circondati da centinaia di maschere che allietano il pubblico con balli e musica.
Polignano a mare, arrampicata su un altopiano roccioso, a picco sul litorale adriatico, è una delle più belle cittadine turistiche dell’Adriatico. La città storica offre scorci di straordinaria bellezza, attraversata da un dedalo di viuzze che si estendono fino alle meravigliose terrazze a strapiombo sul mare. Una profonda lama solca l’abitato con effetti spettacolari. E’ la città di Domenico Modugno, conosciuto come Mr. Volare, a cui è stata intitolata una statua che a braccia aperte ancora canta ispirato dal mare.
Monopoli, per la sua posizione strategica in passato ha subito numerosi attacchi di pirateria cessati poi nel Medioevo. Fu ripopolata nel periodo bizantino e normanno. E’ sede vescovile fin dall’anno 1000 e sotto il potere di spagnoli e veneziani che sfruttarono la sua posizione strategica fu portata a floridezza commerciale. Di notevole interesse artistico e archetettonico sono la Basilica Cattedrale risalente al 1742 per volere del vescovo Romualdo e il castello di Carlo V, fortilizio edificato durante la dominazione spagnola (seconda metà del XVI secolo) a protezione dell’ingresso del porto antico. Questa fortificazione, con il Castello di Santo Stefano, costituiva il bastione di difesa per tutti gli attacchi dei nemici provenienti dal mare.